Avevo preparato un problema che prendeva in considerazione una sequenza di numeri triangolari.

Avviata la comprensione del testo ho fornito due decine di tappi per riprodurre la sequenza ma sono rimasta sorpresa dalla difficoltà dei bambini.
Così ho messo da parte il problema ed ho proposto la descrizione e il disegno.

 Le indicazioni nazionali sollecitano molto l'osservazione e la descrizione che renderanno più semplice la soluzione di problemi e la loro argomentazione.
Descrizione e disegno sono state attività difficili per la classe, ma la conversazione guidata ha portato a considerazioni interessanti.
Lì per l ì mi sembrava sufficiente fermarmi all attività orale, ma ripensandoci ho deciso di verbalizzare in sintesi sul quaderno quanto detto.
Non tutti i bambini vedevano "i piani' della costruzione e non tutti riuscivano a disporre i tappi a forma di triangolo equilatero.

Tra i tentativi una bambina ha disegnato la disposizione a triangolo rettangolo isoscele.
Un compagno lo ha definito "triangolo diagonalizzato" 
Mi è sembrato bellissimo (riconoscendo metà quadrato piegato sulla diagonale di un foglio)
Guidati da domande mirate, le riflessioni emerse hanno portato ad osservare il numero dei tappi sui lati, la distanza tra ogni tappo e l'inclinazione dei lati e si è notato la diversa posizione dell'angolo retto ruotando i triangoli.
Insomma, mi sento di dire che il lavoro è stato corposo... confido nei frutti.
Il problema si farà in futuro.

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